UNA SOLITUDINE TROPPO RUMOROSA – Bohumil Hrabal

Titolo: Una solitudine troppo rumorosa
Autore: Bohumil Hrabal
Traduttore: Sergio Corduas
Copertina flessibile: 122 pagine
Editore: Einaudi (29 gennaio 2014)
Prezzo: 8,50 €

Voto: *½

Bohumil Hrabal ha chiamato il suo libro Una solitudine troppo rumorosa, titolo davvero bellissimo. Purtroppo non si può dire lo stesso del libro.
L'idea è abbastanza originale e perfino poetica: il protagonista pressa per lavoro carta da macero, e in ogni blocco inserisce un libro più o meno importante, interessante, bello o quel che è, un libro di un grande pensatore, e in questo modo sembra voler attribuire un'anima o quantomeno arricchire il blocco di carta pressata. Intenzione sicuramente rispettabile, ma forse il romanzo sarebbe più bello se durasse una pagina, con scritto: faccio la tal cosa con la tale intenzione. Bene, tanto di cappello.
Invece no: per pagine e pagine non fa che descrivere questa strana attività e, quel che è peggio, i dettagli disgustosi dell'ambiente in cui lavora e della sua (inesistente) igiene personale, e putrefazione, ed escrementi, e topi, topi, topi sempre e ovunque. Io, che ho la fobia dei topi, ho letto per tutto il tempo con un'espressione disgustata stampata in faccia.

Praticamente non ci sono personaggi rilevanti a parte il protagonista e i topi, e lui è caratterizzato solo attraverso i suoi lati disgustosi, o almeno così mi è parso. Se io volessi descriverlo, dopo la lettura, direi solo che non si lava mai e che i topi gli camminano addosso. E che soffre di allucinazioni. È tutto ciò che ho capito di lui.

Lo stile è monotono, ripetitivo, confuso, opprimente, quasi psichedelico, soffocante. Troppo serrato, non ci sono pause sufficienti, la punteggiatura è usata a caso. Sembra di assistere a un lungo delirio, che potrebbe anche essere affascinante, ma molto presto stanca.
Mi dispiace, ma l'unica cosa buona che riesco a dire di questo romanzo è che, spesso, quando un libro non piace a me è in realtà un capolavoro.

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4 commenti:

  1. Ciao! Nuovo iscritto!😃 Ti aspetto sul mio blog come lettrice fissa. Ho anche un profilo instangram: Alfonso_bookblogger.
    https://libristoriaecultura.blogspot.it

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    1. Ciao e grazie! Vengo subito a trovarti.

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    2. Non mi ritengo iper intellettuale con la puzza sotto il naso, pero ho letto il libro anni fa e l'ho apprezzato davvero ;)
      Claustrofobico, disturbante e tragico, non sarà un capolavoro ai livelli di Dostoevskij, ma per me è un piccolo gioiello.
      M.

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    3. Be', meglio così! Io purtroppo ho dei gusti strani, ci sono capolavori che non mi piacciono (neanche Dostoevskij mi piace, per la cronaca) e poi magari mi entusiasmo per un romanzetto per ragazzini. Dipende da che cosa un libro mi trasmette in quel momento della mia vita. Purtroppo questo non mi ha trasmesso nulla di buono.

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